lunedì 18 dicembre 2017

Moog Minifooger Analog Delay

Come ho avuto modo di scrivere in un mio recente post, mi sono sbarazzato a malincuore del mio piccolo, ma pesantissimo ampli per bass Ashdown che ho sostituito con un più muscoloso e leggero Markbass. 

Lo smaltimento del pesante Ashdown ha implicato una forma di permuta: la sua valutazione presso un bel negozio di strumenti musicali, dove ogni tanto mi servo, è stata effettuata con la scalatura sul prezzo d'acquisto di un altro prodotto.

Mi sono quindi messo a provare qualche pedaletto qua e là finchè non mi sono imbattuto in questo Moog Minifooger Analog Delay. In realtà lì per lì non ero proprio interessato ad un delay, dato che già posseggo un Electro Harmonix che il suo sporco lavoro lo fa più che dignitosamente. Solo che appena l'ho provato mi sono detto: "cacchio! Devo averlo!" E, come sempre in questi casi, l'ho acchiappato senza indugi.

Il pedale si presenta molto solido nella fattura, ben costruito, robusto, razionale, di uso semplice ed immediato (cosa molto importante per un mezzo deficiente e mezzo cecato come il sottoscritto). Il design è belloccio e la cosa non guasta. Si tratta poi di un true bypass: quindi se spento non altera la catena degli effetti in alcun modo. Ha anche un ingresso per un pedale d'espressione. Evvai!

Si tratta di un effetto delay analogico classico con le sue belle manopolozze cicciotte e di sostanza (che oltretutto mi ricordano quelle della Ric 360/12!!!) per regolare il tempo, il feedback, il mix con il suono pulito e una manopola per il drive che incattivisce il suono (torna utile alla bisogna). Ronzii, fruscii e venticelli sono pari a zero: questo lo rende certamente più affidabile dell'Electro Harmonix (il Memory Boy De Luxe un po' di fruscio lo fa... ma che ci vuoi fare?)

Insomma: è veramente un gran bel delay. Ineccepibile. Promosso

La caratteristica però di questo effetto delay secondo me è che "arricchisce" il suono: rende il suono della chitarra più caldo e più pieno. Sarà un'impressione allucinatoria mia, ma sembra come se  aumentasse la presenza del suono. E questo risultato si percepisce anche limitando al minimo la presenza dell'effetto delay vero e proprio. 

La resa migliore l'ho ottenuta proprio con la Rickenbacker 360/12 che è una chitarra che tende ad avere un suono molto squillante e talvolta anche un po' metallico. Con questo pedale il sound è più caldo e pieno, diventa un po' più tridimensionale, e la freddezza metallica del suono si attenua decisamente. Eccellente la resa anche con la Ric 660 grazie all'estensione del sustain. Con la Tele poi è una goduria...

Al momento quindi questo Moog l'ho inserito fisso nella linea send-return dell'ampli (insieme all'Holy Grail): praticamente ho l'effetto sempre inserito anche se al minimo ritardo con un mix appropriato. L'effetto non interferisce nemmeno con il tremolo o con il Vibe. Ovviamente se voglio l'effetto delay, lo alzo senza ritegno.

Il Memory Boy invece fa il lavoro del delay vero e proprio: lo inserisco solo quando serve.

Un pedale di certo non economico, ma dal prezzo abbordabile per la qualità ed il risultato che si ottiene. Bel pedale davvero! Vale tutti i baiocchi che costa.