lunedì 10 aprile 2017

mercoledì 5 aprile 2017

"Screams in the Backyard" ad Amelia

Una serata tutto sommato niente male quella di Amelia (Tr) dello scorso venerdì 31 marzo. Non c'era molta gente; eravamo quindi forse un po' demotivati, ma ci siamo decisamente sfogati con il classico tsunami di sound degli Screams in the Backyard.

Io mi ero portato la mia Rickenbacker 360/12 e la Fender Telecaster American Standard. La Ric 360/12 l'ho usata in pezzi molto pesanti dove dovevo fare essenzialmente delle ritmiche molto dure. L'ho suonata con un bel po' di distorsione (valvole + MXR '78 custom Badass) suonando principalmente le corde più basse. Il risultato è stato un sound "industriale" duro, ruvido, abbastanza metallico; un bel botto non c'è che dire. L'effetto che volevo ottenere era proprio questo: quindi sono rimasto molto soddisfatto.

Ovviamente sono rimasto molto soddisfatto anche della performance della Tele: un classico, senza sorprese, sempre affidabile. Un bel mulo da lavoro.

La cosa più positiva della Ric comunque rimane per me il manico. Per molti è un problema, dato che è piuttosto stretto, ma per me resta in assoluto uno dei più comodi che conosca. Ho potuto suonare parecchio, pestando a più non posso senza il minimo sforzo. Anche la grande dinamica dei pick up hi gain contribuisce a facilitare le cose.

Insomma la Rickenbacker 360/12 può essere secondo me impiegata anche nella musica "dura". Indicata per le ritmiche pesanti, si può usare anche per degli assoli decisamente particolari. Qualche problema per fare il bending, ma ci si può arrangiare...

Eccomi al lavoro con la Ric 360/12

E' il momento della Telecaster

La foto più bella di tutte: con mio figlio Flavio alla batteria