martedì 19 agosto 2014

Il Rick-o-Sound

Una delle caratteristiche più intriganti della Rickenbacker 360/12 è sicuramente il famoso - e misconosciuto ai profani - Rick-o-Sound. Su questo dispositivo si è scritto molto e parecchie informazioni si trovano in rete. Pertanto quello che scrivo in questo post è frutto principalmente delle mie osservazioni personali, e per tali devono essere prese. Non mi metterò quindi a dissertare di cose elettroniche o elettrotecniche, ma solo di questioni vissute dalla parte del chitarrista, ovvero dell'"utilizzatore finale", come si dice oggi. Nient'altro.

Il Rick-o-Sound, da quello che riesco a capire, è un dispositivo presente su tutti gli strumenti Rickenbacker etichettati come "De Luxe": quindi alcuni bassi e chitarre lo hanno ed altre no. Che io sappia tutte le 360/12 sono dotate di Rick-o-Sound, mentre la 330/12 no. Se qualcuno avesse notizia di una 360/12 senza Rick-o-Sound me lo faccia sapere. 

Vediamo di capire di cosa sto parlando.

La Rick 360/12 è dotata di due uscite jack: una denominata "standard" e l'altra per l'appunto "Rick-o-Sound". L'uscita standard è quella che viene normalmente usata per suonare la chitarra su un normale amplificatore. E l'altra uscita?

E' importantissimo premettere che si tratta di due uscite "alternative" ovvero non si devono usare contemporaneamente: o l'una o l'altra. Mai insieme. (sennò si va all'inferno...)

Per far funzionare il Rick-o-Sound bisogna munirsi di un cavo a Y ovvero dotato di un jack maschio e due jack femmina. 

Attenzione! Esperienza personale! 
La prima volta che ho provato ad usare questo dispositivo, ho preso un cavo a Y appunto e due jack, ma non succedeva nulla.  Incavolatura. Grossa preoccupazione. Non funziona l'uscita o sono scemo io? 

Poi ne ho comprato un altro ed invece funzionava. Perchè? Semplicemente perchè non bisogna usare un cavo Y qualsiasi ma deve essere il jack maschio stereo e le due femmine mono. Se si usa un cavo Y con jack maschio stereo e le femmine stereo, il Rick-o-Sound non funziona. Quindi prima di sprecare dei soldi (come ho fatto io), è bene sapere questo piccolo, ma non indifferente, particolare.

Una volta muniti del cavo jack Y corretto (mi raccomando occhio quindi!) ci si ritrova con due jack maschi in mano (che immagine orribile!) e quindi uscite separate. Ed è qui che si comincia a ragionare su cosa serva questo dispositivo. Di fatto il Rick-o-Sound permette di separare i due magneti su due uscite distinte. Insomma: un jack specifico per magnete. E' evidente che per dare un senso al tutto bisogna disporre di un amplificatore con due ingressi/stereo perchè se ha un solo ingresso stiamo solo perdendo un sacco di tempo e basta. Oppure si possono usare due amplificatori diversi/separati.

Faccio notare che in commercio esiste una scatolina da usarsi con il Rick-o-Sound: ma io non la conosco quindi preferisco glissare sull'argomento.

Ma torniamo a noi.

Io vi descrivo cosa fa di solito il sottoscritto con il Rick-o-Sound. Poichè posseggo un impianto audio (mixer e casse amplificate) cosa faccio? Una volta collegato il cavo Y all'uscita Rick-o-Sound della chitarra mi ritrovo con due jack maschi che collego a due ingressi distinti del mixer. Poi, agendo sul bilanciamento, mando un canale tutto a destra e l'altro canale tutto a sinistra. Dopo aver collocato la levetta dei pick della chitarra in posizione centrale (ovvero azionando tutte i due i magneti) e dopo avere messo tutte le manopole allo stesso livello (per non sbilanciare i suoni - occhio alla 5a manopolina!), mi ritrovo con il pick al ponte su una cassa e quello al manico sull'altra: totalmente separati e distinti. Un magnete a destra ed uno a sinistra.

Che vuol dire questo? Vuol dire che posso inserire equalizzazioni diverse su ogni singolo canale/pick up, immettere effetti diversi (su un magnete un riverbero più marcato e sull'altro meno, una punta di flanger di qua, un pizzico di tremolo di là, ecc...). Il risultato è a dir poco incredibile! Non si tratta di avere una semplice chitarra stereo, ma due chitarre diverse! Sembra che ci siano due chitarristi contemporaneamente. E' una delle cose più ganze che abbia mai sentito! Stupefacente! Semplicemente stupefacente! Una volta, addirittura, su un canale ho aggiunto un tantino di eco molto breve che dava un effetto di ritardo al suono: i suoni erano così sdoppiati da fare impressione! Ma avete idea delle possibilità che può dare una cosa così? Ma ci rendiamo conto che razza di chitarra è questa?
Provate a farlo con una Fender o una Gibson! E' impossibile. Solo le Rick con il loro Rick-o-Sound riescono a fare una cosa del genere.

Insomma il Rick-o-Sound permette di fare delle cose molto particolari, soprattutto in registrazione o se si suona dal vivo: la chitarra assume una configurazione decisamente  "orchestrale" molto peculiare. Ovviamente bisogna darsi una regolata perchè già la 360/12 tende a generare un discreto "pieno": con il Rick-o-Sound si rischia di coprire tutti e tutto. Quindi un consiglio: una buona equalizzazione e un ragionevole livello di volume (perchè - come già detto - gli Hi Gain pestano: eccome se pestano...)

Liberate la creatività e mettetevi al lavoro: qualcosa di interessante scappa sempre fuori. Garantito.

sabato 9 agosto 2014

Un'Intervista a Johnny Marr degli Smiths

In queso video Johnny Marr degli Smiths parla della sua Rickenbacker 12 corde. Anche chi non capisse una sola parola di inglese apprezzerà comunque questo video per le sonorità che questo grande chitarrista ha saputo tirare fuori da questa chitarra. 

Si comprende inoltre quello che intendevo dire a proposito delle potenzialità che la Rick 360/12 può nascondere.


venerdì 1 agosto 2014

Una gran bella strimpellata

Forse l'ho già detto in un'altra occasione, ma preferisco usare la mia Rickenbacker 360/12 per fare prettamente musica un po' sperimentale, musica dai toni acidi e psicadelici piuttosto che fare il solito "twang" per rifare le canzioni dei Beatles o dei Birds. 

L'altro giorno però mi sono ritrovato con due "vecchi" amici, entrambi appassionati e conoscitori dei Beatles (con i quali solitamente suono il buon vecchio e caro Blues) i quali mi hanno detto se volevamo dedicare una ssessione di prove per suonare canzoni note e meno note dei Beatles.

Colgo l'occasione al balzo e quindi mi munisco della mia Rick, un piccolo Frontman della Fender, un jack e via, verso la sala prove. 

Pur con i limiti pratici ovvi del piccolo Frontman (alla fine della suonata stava praticamente con la lingua di fuori), abbiamo passato una serata di "fuego": praticamente abbiamo suonato ininterrottamente per quasi tre ore rifacendo album interi dei Beatles. Io con la mia Rickenbacker 12 corde, il bassista Michele (con una copia cinese di un Fender Jazz ed uno scassatissimo ampli da chitarra), il batterista Fernando (con una Sonor in quasi male arnese) siamo riusciti a tirare fuori dei suoni veramente ganzi. Il suono del basso stoppatissimo e secco (con vaghissimo sentore di Hofner) e la batteria scarna come poche fungevano da base ottimale per il classico "sglanghete sglanghete" della Rickenbacker 12 corde che spesso suonavo con il solo magnete al ponte (un tripudio di "sglanghete sglanghete"). 

Ovviamente non ho usato alcun tipo di effetto: ho solamente usato un plettro un po' più rigido del solito (invece del solito 0.38mm) per avere dei suoni ancora più marcati.

Essendo stati tutti noi battezzati con le canzoni dei Beatles, è stato veramente un tuffo nella nostra infanzia. Nel repertorio della suonata non sono mancati pezzi stra-ovvi come "the house of the raising sun" o "have you ever seen the rain": qualche bella straclassica non guasta mai!

Una gran bella strimpellata, non c'è che dire. Anche se, come ho detto prima, ho sempre pensato che fosse un modo un po' sputtanato per suonare una chitarra come questa, il divertimento è stato tuttavia totale. 

Da ripetere alla prossima occasione che capita.