mercoledì 4 giugno 2014

Una questione di manico...

Dunque a scanso di equivoci, quando parlo di manico non intendo parlare di zozzerie varie, ma della tastiera della chitarra. Nel caso specifico, parlare del manico della Rickenbacker 360/12 significa affrontare forse l'argomento più controverso e dibattuto che interessa questa chitarra.

Se si getta uno sguardo ai forum chitarristici, soprattutto americani, si noterà come la questione del manico di questa chitarra e delle sue dimensioni sia la questione che di fatto spacca in due l'intera "opinione pubblica" fra filo Rickenbacker e contro-Rickenbacker.

Per questo motivo ho deciso di affrontarlo subito, per fugare ogni dubbio a riguardo, ovviamente dal mio punto di vista come Rickenbacker-dipendente. Infatti, prima di parlare di altre questioni tecniche, di sonorità, di uso, ecc... penso che sia meglio discutere di quello che di fatto consente l'acquisto o meno di una Rickenbacker 360/12.

L'accusa che viene mossa a questa chitarra infatti è che il manico-tastiera sia particolarmente piccolo e stretto, tale da rendere in alcuni casi inutilizzabile questo strumento. 

Tanto per fugare ogni confusione sull'argomento bisogna subito dire che il manico-tastiera di questa chitarra (24 tasti, tanto per essere precisi) è un normalissimo manico, identico a quello di tante altre chitarre elettriche. Il problema è che su questo manico e per tutta la sua larghezza, sono ospitate 12 corde ovvero 6 coppie di corde. In tutte le atre 12 corde acustiche o elettriche il manico è di solito di formato "jumbo" ossia più largo del normale. Poichè la 360/12 monta le dodici corde su un manico di larghezza standard, appare evidente che lo spazio fra le coppie di corde sia inevitabilmente più stretto. 

Per farla breve e senza tanti giri di parole, è evidente che chi ha delle mani grosse con dita piccole e tozze avrà sicuramente molti, ma molti problemi a suonare questa chitarra. Conosco chitarristi che, avendo questa caratterstica delle mani, non sono mai riusciti a tirarci fuori una sola nota perchè con una ditata suonavano più corde: molti hanno rinunciato e hanno appeso la 360/12 al muro o l'hanno venduta dopo una grave crisi di nervi.

Personalmente ho delle mani molto grandi e delle dita lunghe e sottili: per questo motivo devo dire che la tastiera della Rickenbacker 360/12 è per me una delle più comode che abbia mai suonato. Anzi per me è una vera manna. Molti anni fa avevo una chitarra acustica folk 12 corde della Eko che suonava molto bene, ma aveva un manico per me troppo grosso e non riuscivo a suonarla bene. Mi provocava forti dolori sul palmo della mano, dita sanguinanti (sembravo Padre Pio) e solo con una fatica immane riuscivo a fare i barrè. E' stato l'unico strumento musicale di cui mi sia sbarazzato per la disperazione.

La Rickenbacker 360/12 è invece per me molto comoda. Con il pollice riesco anche a lavorare sulle corde basse. La tastiera è poi liscia come una corsia da bowling ed i frets sono perfetti. Per me non esiste un manico migliore.

Ripeto però: se si hanno mani piccole e dita corte e grosse, lasciare perdere perchè questa chitarra non fa per voi e sprecate un sacco di soldi: non riuscirete mai a suonarla.

Semmai, come anche suggeriscono molti Rickenbackeriani, è preferibile optare per la Rickenbacker 660/12 che invece ha un manico più largo. Credo che Tom Petty ricorresse ad una 660/12 quando la 360/12 gli faceva venire i nervi. Addirittura mi pare che McGuinn si sia fatto fare una 360/12 con un manico più largo quindi una 360/12 "custom". E poi c'è la 1993Plus d Townshend. In entrambi i casi si parla di chitarre molto più costose della 360/12.

Comunque sia, anche in caso di mani grandi e dita sottili e lunghe, come nel mio caso, le corde restano abbastanza vicine l'una con l'altra. Questo significa che la Rick 360/12 necessita di un esercizio continuo per impratichirsi con le sue corde e la sua tastiera: le corde oltretutto sono montate al contrario ed è questo che rende il sound di questa chitarra inconfondibile. Suggerisco pertanto tutti i giorni di farci una bella suonata (anche senza collegarla all'amplificatore visto che è una semi-acustica). Tutti i santi giorni, quando posso ovvio, 5 minuti di esercizio me li faccio sempre, sia sulle ritmiche, che sugli arpeggi che sugli assoli.

Anche questo aspetto rende questa chitarra uno strumento selettivo: di certo non è per tutti...


1 commento:

  1. Ciao Carmelo, prima di tutto complimenti per il blog che, ahime, ho scoperto solo adesso.C'è una cosa che volevo chiederti, perchè la RICK e solo la RICK sulle chitarre 12 corde monta le corde al contrario, cioè la più fine in alto rispetto a tutte le atre che hanno la corda più grossa in alto? Non possiedo una rickenbacker 12 strings ma ho una 620 e una 330 entrambe 6 corde ma ho invertito le corde sulla mia ITALIA RIMINI 12 e il sound adesso è molto più simile a quello di una rick, molto più bello in poche parole. Perchè appunto questa cosa si trova solo sulle RICK? Forse un problema di copiright? Un saluto.

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